La via Francigena da San Gimignano a Monteriggioni

La via Francigena da San Gimignano a Monteriggioni

La via Francigena da San Gimignano a Monteriggioni

La Via Francigena è un antico e importante itinerario che congiunge il nord Europa con Roma, le cui origini risalgono al Medioevo. Un percorso di 1800 Km articolato di 79 tappe che parte da Canterbury, percorre la contea del Kent, arriva alla Manica, prosegue lungo le regioni francesi Nord Pas de Calais, Picardie, Champagne-Ardenne Franche-Comté, varca la frontiera Svizzera nei cantoni di Vaud e Vallese ed entra in Italia: da qui attraverso 44 tappe, solca sette regioni italiane fino a raggiungere Roma, la Città Eterna.

 

Il tracciato toscano della Via Francigena

La Toscana, nella parte che ci interessa particolarmente (e cioè da Fucecchio a Siena) era attraversata da ben tre percorsi distinti di Via Francigena. Il primo e più antico era quello descritto da Sigerico e si svolgeva, fra San Genesio e San Gimignano, sul crinale delle colline ad occidente del fiume Elsa fino alla città delle Cento Torri e da qui, evitando di scendere in piano, si dirigeva, prima Borgo d’Elsa, quindi a Badia a Isola e da qui a Siena.

 

Da San Gimignano a Monteriggioni

Scoprire il tracciato toscano della Via Francigena è un modo semplice e divertente per vivere questa regione. Non serve una particolare preparazione, l’importante è avere scarpe comode, una bottiglia d’acqua e un cappello (per proteggersi dal sole, nelle calde giornate estive).

  • Si esce da San Gimignano dalla Porta San Giovanni diretti verso l’abbazia benedettina di Monte Oliveto Minore.
  • Si prosegue per il villaggio di Santa Lucia, si attraversa un guado e dopo aver risalito un vallone si arriva al castello di Montauto.
  • Si supera un altro guado e si risale verso la Torraccia di Chiusi, torre-castello degli Abbracciabeni.
  • Si scende poi, attraversando il torrente Foci, fino al Molino d’Aiano, dove si trovava una delle stazioni citate da Sigerico (Sce Martin in Fosse). Si continua per una strada alberata fino a Badia a Coneo, abbazia di origine longobarda appartenuta ai monaci vallombrosiani.
  • Si attraversano i villaggi di Quartaia, di Fabbrica, si passa sotto Onci e davanti al mulino di Calcinaia e si arriva quindi al guado dell’Elsa all’altezza di Gracciano, dove si trovava la stazione di Aelsa. Poco più avanti ci sono i Bagni delle Caldane, di epoca etrusca-romana.
  • La strada si dirige verso il borgo fortificato di Strove, costruito nel 994 dai signori di Staggia, e verso il castello di Petraia. Costeggiando un antico muro si arriva a Badia a Isola, importante monastero sorto nel X secolo, che Sigerico chiama stazione Burgenove.
  • Infine si arriva al castello di Monteriggioni, cittadella fortificata dai senesi nel 1213 contro l’avanzata fiorentina. Ancora oggi la sua cinta muraria appare come una corona di torri.

 

    Monteriggioni cosa vedere

    Monteriggioni cosa vedere

    A Monteriggioni cose da vedere sono poche ma l’esperienza è così intensa che rimane nella memoria per sempre. Questo piccolo paese a 10km dalla provincia di Siena, fa parte della Montagnola Senese una terra che sembra essersi fermata in un tempo in cui le macchine non hanno preso il sopravvento, le tradizioni stavano appena per diventare tali e le colline donano i frutti buoni della terra.

    Fondata nel medioevo, Monteriggioni viene addirittura citata nella Divina Commedia, infatti Dante si infatuò di questa piccola fortezza che serviva da avamposto della Via Francigena, la strada che congiungeva Roma a Canterbury attraversando anche la Svizzera e la Francia verso l’Inghilterra.

     

    Una passeggiata nella storia di Monteriggioni

    La sua storia vanta di molte vittorie, infatti non fu mai espugnata fino al 1554 quando il capitano della guarnigione tradì i senesi e favorì l’invasione dei fiorentini. Le mura che circondano il castello, e la stessa piccola cittadina, hanno un perimetro di 570 metri con quattordici torri che vennero innalzate tra il 121 e il 1219.

    Questa antica cinta è ancora totalmente intatta e accessibile, regalando una passeggiata tra la storia e godendo di una vista mozzafiato del Chianti e Valdelsa.

    Info Mura di Monteriggioni:
    Costo biglietto:
    3€ intero;
    2€ ridotto;
    gratuito per bambini fino a 8 anni.

    Orari:
    In inverno sono aperti fino alle 16;
    In autunno fino alle 18;
    In estate fino alle 19.30;

     

    Dante e Monteriggioni

    La letteratura di Dante venne contaminata dalla bellezza di questo borgo. La leggenda racconta che durante una battaglia vide da lontano le torri delle mura, rimasero così impresse nella sua mente che le usò per definire l’aspetto di Nembrotto, Fialte e Anteo ovvero i grandi giganti nella voragine di Malebolge.

    Mentre scende nel nono cerchio dell’Inferno narra che “Monteriggioni di torri si corona”, una frase che passò alla storia e che viene recitata anche durante la festa medievale tipica del luogo.

     

    Festa medioevale Monteriggioni 2024

    A Monteriggioni festa medioevale “Monteriggioni di torri di corona” è una tradizione che va avanti da ben 28 edizioni senza mai anni di interruzioni. È così sentita da tutta la popolazione che interpreta tutti i personaggi della rievocazione storica come dante, la Marcolfa dai luoghi ancestrali che narra delle erbe e usanze andate perdute, la principessa Celsa, il gobbo e tanti musicisti e danzatori.

    L’edizione 2024 si terrà dal 5 al 7 luglio, per due weekend il borgo accoglierà i turisti che verranno catapultati in un’altra epoca, quella dei guelfi e ghibellini dove Dante ne è Cicerone.
    Il 4 luglio si inizia con il Banchetto al castello, una cena che si terrà nella piazza di Monteriggioni.

    Nei giorni seguenti le vie di animano con spettacoli, giullari, saltimbanchi, artigiani, mercatini e gran voci delle taverne. È possibile posteggiare le macchine al di fuori delle mura per poi avere accesso al castello a piedi.

     

    Castello di Monteriggioni: il cuore del borgo

    La città è racchiusa totalmente nel Castello di Monteriggioni, dalla forma ellittica che ha due accessi. Quello principale è la Porta Franca e quello opposto è la Porta San Giovanni.

    Di particolare bellezza è il Museo delle armatura dove vengono custodite riproduzioni di armi e armature medievali e rinascimentali. L’esperienza è anche interattiva, infatti alcune di esse sono anche indossabili per impersonificare i grandi cavalieri di Monteriggioni.
    Nella grande piazza troviamo la piccola Chiesa di Santa Maria Assunta, la sua semplicità rispecchia l’arte medievale molto romantico e suggestivo.

    Questo piccolo borgo è raggiungibile in soli 45 minuti di macchina dal Agriturismo Grotte di Maurizio, passando per il Raccordo Autostradale Firenze-Siena e la Strada Regionale 429 di Val d’Elsa.
    Un luogo suggestivo, dove il tempo e la storia di sono fermati. Monteriggioni è la fotografia del medioevo di Dante, ottimo per ricongiungersi con un pezzo del passato.

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