Certaldo cose da vedere nella città di Boccaccio

Certaldo cose da vedere nella città di Boccaccio

Certaldo, incantevole borgo medievale situato nel cuore della Toscana, è una meta imperdibile per chi desidera immergersi nella storia, nella cultura e nelle tradizioni enogastronomiche italiane. Situato nella Val d'Elsa, a circa 35 km a sud-ovest di Firenze e 40 km a nord di Siena, è facilmente raggiungibile sia in auto che in treno, rendendolo una destinazione perfetta per escursioni giornaliere o soggiorni più lunghi. La sua posizione panoramica sulle dolci colline toscane e l'atmosfera autentica lo rendono uno dei borghi più affascinanti della regione.

Storia e Patrimonio Culturale

Le origini di Certaldo risalgono all'epoca etrusco-romana, come testimoniano i reperti archeologici rinvenuti nei dintorni. Durante il Medioevo, il borgo conobbe un periodo di grande sviluppo grazie alla sua posizione strategica lungo le principali vie di comunicazione della Toscana. Oltre al commercio, l’agricoltura e l’artigianato contribuirono alla prosperità del paese.

Certaldo è noto soprattutto per essere la patria di Giovanni Boccaccio, celebre autore del "Decameron", che trascorse qui gli ultimi anni della sua vita e vi morì nel 1375. La sua casa, situata in Via Boccaccio a Certaldo Alto, è oggi un museo che celebra la sua vita e le sue opere, con una preziosa biblioteca che custodisce edizioni storiche delle sue novelle.

Il borgo medievale, conosciuto appunto come Certaldo Alto, è un gioiello di architettura toscana, con le sue stradine acciottolate, i palazzi in mattoni rossi e le torri antiche. La parte bassa della città, invece, è più moderna, ma conserva la sua autenticità con mercati locali, negozi di artigianato e ristoranti che servono piatti tipici.

Giovanni Boccaccio: Il Genio di Certaldo

Giovanni Boccaccio è considerato uno dei padri della letteratura italiana, insieme a Dante Alighieri e Francesco Petrarca. Nato nel 1313, probabilmente a Firenze o a Certaldo, trascorse gran parte della sua vita tra Napoli, Firenze e Certaldo. La sua opera più celebre, il "Decameron", è composta da cento novelle raccontate da dieci giovani (sette donne e tre uomini) che si rifugiano in una villa fuori Firenze per sfuggire alla peste nera del 1348. Le storie trattano temi universali come l’amore, la fortuna e l’astuzia, con un linguaggio vivace e ironico che ha reso Boccaccio uno dei narratori più moderni del suo tempo.

Per gli abitanti di Certaldo, Boccaccio è motivo di orgoglio e la sua eredità culturale è celebrata ogni anno durante la Settimana Boccaccesca, che si tiene a settembre. Durante questo evento, il borgo si anima con rievocazioni storiche, letture pubbliche, spettacoli teatrali e degustazioni di piatti ispirati al "Decameron". Passeggiando per le vie di Certaldo Alto, sembra quasi di sentire l'eco delle sue storie e di vedere l’autore osservare la vita quotidiana per trarre ispirazione.

Attrazioni Principali

Certaldo è ricco di luoghi di interesse storico e culturale che raccontano la sua storia e ne esaltano la bellezza.

  • Casa di Boccaccio: Situata nella via principale di Certaldo Alto, la casa-museo offre un viaggio emozionante nella vita dello scrittore. All’interno, oltre ai manoscritti e ai documenti, è possibile salire sulla torre panoramica per ammirare una vista mozzafiato sulle colline circostanti.
    • Orari di apertura:
      • Invernale: da martedì a domenica, 10:30 - 13:30.
      • Estivo: tutti i giorni, 10:00 - 19:00.
  • Palazzo Pretorio: Situato nella piazza principale, questo palazzo è uno dei simboli del borgo. Costruito nel XII secolo come sede dei Vicari, il palazzo è decorato con stemmi in ceramica e contiene affreschi di grande valore storico e artistico, come la "Madonna col Bambino" di Pier Francesco Fiorentino.
    • Orari di apertura:
      • Invernale: da martedì a domenica, 10:30 - 13:30.
      • Estivo: tutti i giorni, 10:00 - 19:00.
  • Museo d'Arte Sacra: Situato nella chiesa dei Santi Jacopo e Filippo, custodisce opere d’arte religiosa provenienti dalle chiese locali. Tra i pezzi più significativi vi sono paramenti sacri, dipinti e sculture risalenti al Medioevo.
    • Orari di apertura:
      • Invernale: sabato e domenica, 10:30 - 16:30.
  • Funicolare di Certaldo: Un’esperienza imperdibile è il viaggio sulla funicolare che collega Certaldo Basso a Certaldo Alto. La breve salita regala una vista straordinaria sulla campagna toscana.

Eventi e Tradizioni

Il borgo di Certaldo è famoso per i suoi eventi culturali, che attirano visitatori da tutto il mondo. Il più celebre è "Mercantia", un festival internazionale del teatro di strada che si svolge ogni luglio. Per cinque giorni, le strade del borgo si trasformano in un palcoscenico a cielo aperto, con spettacoli di artisti provenienti da diversi paesi, musica dal vivo e mercatini di artigianato. L’atmosfera è magica, e ogni angolo di Certaldo racconta una storia attraverso giochi di luce, suoni e performance.

Oltre a Mercantia, la già citata Settimana Boccaccesca offre un’immersione nella storia e nella letteratura, con cortei in costume, rievocazioni e degustazioni di prodotti tipici.

Gastronomia e Prodotti Tipici

La cucina di Certaldo riflette la tradizione culinaria toscana, con piatti semplici e ricchi di sapore. Tra le specialità locali spicca la Cipolla di Certaldo, una varietà di cipolla rossa dal sapore dolce e delicato, utilizzata per preparare zuppe come la celebre "zuppa di cipolle" e frittate rustiche. Altri piatti tipici includono la "ribollita", i crostini toscani e le carni alla griglia.

Per chi ama i dolci, non può mancare una fetta di "cantuccini" con vin santo, il classico dessert toscano. I ristoranti e le osterie del borgo offrono un'esperienza gastronomica autentica, spesso accompagnata dai rinomati vini della zona del Chianti.

Come Arrivare e Muoversi

Certaldo è facilmente raggiungibile sia in auto che in treno. La stazione ferroviaria si trova lungo la linea Firenze-Siena, con collegamenti frequenti verso entrambe le città. Per chi viaggia in auto, sono disponibili parcheggi sia nella parte bassa della città (Certaldo Basso) che nelle vicinanze di Certaldo Alto.

Per accedere al centro storico, interamente pedonale, si può utilizzare la funicolare, che permette di salire comodamente ammirando il panorama mozzafiato.

Dintorni e Itinerari

Grazie alla sua posizione strategica, Certaldo è un punto di partenza ideale per visitare altre perle della Toscana. Tra le destinazioni più vicine ci sono:

  • San Gimignano, con le sue torri medievali che svettano nel cielo.
  • Volterra, famosa per l’artigianato in alabastro e le sue imponenti rovine etrusche e romane.
  • Siena, con la sua splendida Piazza del Campo e il Palio.
  • Firenze, culla del Rinascimento e tesoro artistico mondiale.

Gli amanti del vino possono seguire gli itinerari enogastronomici che attraversano le colline del Chianti, visitando cantine storiche e degustando vini pregiati in borghi pittoreschi.

 

San Gimignano: Cosa Vedere

San Gimignano: Cosa Vedere

San Gimignano, affascinante borgo medievale incastonato tra le colline della Val d'Elsa, è una delle mete più visitate della Toscana. Spesso definita la "Manhattan del Medioevo" per le sue numerose torri, è un luogo che incanta i visitatori con la sua storia, l'arte e le tradizioni enogastronomiche. Dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, San Gimignano offre un'esperienza unica, permettendo di viaggiare indietro nel tempo grazie alla sua straordinaria conservazione.

Storia e Origini

Le origini di San Gimignano risalgono al periodo etrusco, con insediamenti databili al III secolo a.C.. Tuttavia, il borgo raggiunse il massimo splendore durante il Medioevo, grazie alla sua posizione strategica lungo la Via Francigena, la celebre via di pellegrinaggio e commercio che collegava Roma al Nord Europa. Durante il XIII e il XIV secolo, San Gimignano divenne un importante centro commerciale, noto per la produzione di zafferano e per i suoi banchieri.

Le famiglie più influenti del borgo costruirono torri imponenti per affermare il proprio prestigio e la propria supremazia. Nel periodo di massimo splendore, San Gimignano contava ben 72 torri, che delineavano un paesaggio unico e impressionante. Queste strutture non solo simboleggiavano il potere, ma servivano anche a scopi difensivi. Oggi ne restano 14, che continuano a definire l'inconfondibile skyline della città.

Nel XIV secolo, il borgo subì un declino a causa di guerre e pestilenze. Tuttavia, grazie alla sua posizione e al fascino delle sue torri, San Gimignano rimase uno dei luoghi più amati della Toscana.

Le Torri di San Gimignano

Le torri medievali sono senza dubbio il simbolo distintivo di San Gimignano. La più alta è la Torre Grossa, costruita nel 1311 e alta 54 metri. È una delle poche torri visitabili e, dalla sua cima, si può godere di una vista mozzafiato sulle colline circostanti, sui vigneti del Chianti e, nelle giornate più limpide, persino sulle Alpi Apuane. Le altre torri celebri sono:

  • Torre Rognosa: una delle più antiche, risalente al XII secolo.
  • Torre dei Cugnanesi e Torre Chigi, che conservano elementi originari medievali.

La leggenda narra che ogni famiglia nobile cercasse di costruire la torre più alta per superare le altre in prestigio, ma le leggi cittadine imposero un limite all'altezza, vietando di superare la Torre del Palazzo Comunale.

Le Mura di San Gimignano

Le mura difensive di San Gimignano furono costruite per proteggere il borgo dagli attacchi nemici e sono lunghe 2.176 metri. Le mura hanno resistito nel tempo e comprendono cinque porte principali:

  • Porta San Giovanni: l'ingresso principale verso Siena, caratterizzata da un arco imponente.
  • Porta San Matteo: rivolta verso Pisa e ornata da merlature tipiche medievali.
  • Porta delle Fonti: conduce alle antiche fonti d'acqua, luogo suggestivo che era fondamentale per la vita del borgo.

Percorrere il perimetro delle mura offre una splendida vista sui paesaggi toscani e permette di comprendere la maestosità delle opere di difesa medievale.

Le Piazze di San Gimignano

San Gimignano è noto anche per le sue piazze storiche, che rappresentano il cuore pulsante della vita cittadina:

  • Piazza del Duomo: ospita la Collegiata di Santa Maria Assunta, conosciuta come il Duomo di San Gimignano. Consacrata nel 1148, questa chiesa è famosa per gli affreschi che decorano le sue pareti, tra cui opere di Domenico Ghirlandaio e Benozzo Gozzoli. Nella stessa piazza si trovano anche il Palazzo Comunale e la Torre Grossa.
  • Piazza della Cisterna: una splendida piazza triangolare circondata da torri e palazzi nobiliari. Prende il nome dalla grande cisterna ottagonale al centro, costruita nel 1273, che era un tempo luogo di mercato, tornei e feste pubbliche.

Attrazioni Principali

Oltre alle torri e alle piazze, San Gimignano offre numerosi luoghi di interesse:

  • Palazzo Comunale: sede del Museo Civico, che ospita opere d'arte di artisti toscani e la celebre Sala di Dante, così chiamata in onore della visita del poeta nel 1299.
  • Chiesa di Sant'Agostino: un gioiello artistico con un importante ciclo di affreschi sulla vita del santo, realizzato da Benozzo Gozzoli.
  • Museo della Vernaccia: uno spazio dedicato al celebre vino bianco DOCG, dove è possibile degustare diverse annate e conoscere la storia di questo vino.

Eventi e Tradizioni

San Gimignano ospita ogni anno numerosi eventi culturali e manifestazioni storiche:

  • Ferie delle Messi: una rievocazione medievale che si tiene a giugno, con sfilate in costume, tornei e mercati artigianali.
  • Festival Internazionale di Musica da Camera: che porta artisti di fama mondiale nel borgo per concerti in luoghi suggestivi come la Chiesa di Sant'Agostino.

Enogastronomia e Prodotti Tipici

La cucina di San Gimignano riflette i sapori autentici della Toscana. Tra i prodotti tipici spiccano:

  • Vernaccia di San Gimignano: un vino bianco secco e aromatico, il primo a ottenere la denominazione DOCG.
  • Zafferano di San Gimignano: una spezia preziosa e versatile, usata per insaporire piatti tradizionali.
  • Dolci tipici: come i cantucci con vin santo e il gelato artigianale della famosa gelateria "Dondoli", che ha vinto numerosi premi internazionali.

Non si può visitare San Gimignano senza assaggiare piatti come la ribollita, la pappa al pomodoro e i pici all’aglione, accompagnati dai salumi locali.

Come Arrivare e Muoversi

San Gimignano è facilmente raggiungibile in auto o con i mezzi pubblici:

  • In auto: l'uscita consigliata è Firenze Impruneta sulla A1, proseguendo sulla superstrada Firenze-Siena e uscendo a Poggibonsi Nord.
  • In treno e autobus: la stazione più vicina è Poggibonsi-San Gimignano, da cui partono autobus diretti al borgo.

Il borgo è interamente pedonale e perfetto per essere esplorato a piedi.

Dintorni e Itinerari

San Gimignano è un ottimo punto di partenza per visitare altre bellezze toscane:

  • Volterra, famosa per l'artigianato in alabastro e le rovine etrusche.
  • Siena, con la celebre Piazza del Campo.
  • Certaldo, città natale di Boccaccio, con un centro storico affascinante.

Curiosità

San Gimignano ha ispirato numerosi artisti e registi ed è spesso utilizzato come set cinematografico grazie al suo aspetto immutato nel tempo. Inoltre, il borgo è conosciuto per la leggenda del fantasma del Conte Ugo, che secondo le storie popolari appare nelle notti nebbiose.

Ponte del 25 aprile in Toscana: cosa fare e dove andare

Ponte del 25 aprile in Toscana: cosa fare e dove andare

Ponte del 25 aprile in Toscana: cosa fare e dove andare

Il ponte del 25 aprile si presenta come un’occasione fantastica, sia per rilassarsi e vivere un giorno in più di stop dopo la domenica, sia per godersi un week end fuori porta e staccare davvero la spina!

Se vi state domandando cosa fare e dove andare, con questo articolo proveremo a darvi dei suggerimenti nel caso in cui decideste di passare il ponte del 25 Aprile in Toscana.

La Toscana resta sempre la meta ideale per questi giorni, per il semplice motivo che riesce a dar molto sotto tanti punti di vista: è il luogo ideale sia per chi viaggia con i bambini e necessità di spazio verde e aria pulita, sia per chi, ne approfitta nel dedicarsi a visitare i tantissimi percorsi museali o gli antichi borghi medioevali toscani come ad esempio Colle Val d’Elsa, San Gimignano e Volterra.

Partiamo intanto dal dire che per questo 2025, il week end del 25 Aprile sarà moolto lungo: già da sabato 22 potreste essere pronti a fare una strepitosa 4 giorni in terra toscana all’insegna dell’arte, del benessere della natura e del buon cibo.

Prima idea: Week End alle Terme

Se per il ponte del 25 aprile avete in mente qualcosa di davvero rigenerante, due o tre giorni alle terme sono l’ideale. Sulla destinazione ovviamente vi suggeriamo le Terme della Via Francigena, lo stabilimento termale che si trova a Gambassi Terme, all’interno di un incantevole parco di piante secolari.

Seconda idea: Firenze

Approfittate del ponte del 25 aprile per visitare in modo approfondito la principale città d’arte toscana per eccellenza: Firenze. Se vuoi visitare in un giorno Firenze, dovrai fare delle scelte perché non è possibile vedere tutto: Piazza duomo, Piazza della Signoria, Galleria degli Uffizi, Ponte vecchio e Palazzo pitti sono gli itinerari che assolutamente non possono mancare.

Gli appassionati dei musei e delle mostre potranno approfittare della festa per visitare alcune esposizioni o partecipare ad eventi davvero interessanti. Da qui trovate alcuni eventi organizzati a Firenze per il 25 Aprile 2019:

Terza idea: La campagna toscana tra natura, sport e… cibo

Per un ponte del 25 aprile fuori porta la campagna toscana è un’ottima destinazione. La voglia di rilassarsi sotto il sole della Toscana e nell’assoluta pace sarà esaudita, quella di realizzare una vacanza attiva anche (il nostro agriturismo, oltre alla piscina, propone lezioni a cavallo o trekking lungo la via Francigena), e poi non possono mancare le degustazioni dei prodotti tipici Toscani, i paesini e gli antichi borghi medioevali quali San Gimignano, Volterra e Colle Val d’Elsa.

La via Francigena da San Gimignano a Monteriggioni

La via Francigena da San Gimignano a Monteriggioni

La via Francigena da San Gimignano a Monteriggioni

La Via Francigena è un antico e importante itinerario che congiunge il nord Europa con Roma, le cui origini risalgono al Medioevo. Un percorso di 1800 Km articolato di 79 tappe che parte da Canterbury, percorre la contea del Kent, arriva alla Manica, prosegue lungo le regioni francesi Nord Pas de Calais, Picardie, Champagne-Ardenne Franche-Comté, varca la frontiera Svizzera nei cantoni di Vaud e Vallese ed entra in Italia: da qui attraverso 44 tappe, solca sette regioni italiane fino a raggiungere Roma, la Città Eterna.

 

Il tracciato toscano della Via Francigena

La Toscana, nella parte che ci interessa particolarmente (e cioè da Fucecchio a Siena) era attraversata da ben tre percorsi distinti di Via Francigena. Il primo e più antico era quello descritto da Sigerico e si svolgeva, fra San Genesio e San Gimignano, sul crinale delle colline ad occidente del fiume Elsa fino alla città delle Cento Torri e da qui, evitando di scendere in piano, si dirigeva, prima Borgo d’Elsa, quindi a Badia a Isola e da qui a Siena.

 

Da San Gimignano a Monteriggioni

Scoprire il tracciato toscano della Via Francigena è un modo semplice e divertente per vivere questa regione. Non serve una particolare preparazione, l’importante è avere scarpe comode, una bottiglia d’acqua e un cappello (per proteggersi dal sole, nelle calde giornate estive).

  • Si esce da San Gimignano dalla Porta San Giovanni diretti verso l’abbazia benedettina di Monte Oliveto Minore.
  • Si prosegue per il villaggio di Santa Lucia, si attraversa un guado e dopo aver risalito un vallone si arriva al castello di Montauto.
  • Si supera un altro guado e si risale verso la Torraccia di Chiusi, torre-castello degli Abbracciabeni.
  • Si scende poi, attraversando il torrente Foci, fino al Molino d’Aiano, dove si trovava una delle stazioni citate da Sigerico (Sce Martin in Fosse). Si continua per una strada alberata fino a Badia a Coneo, abbazia di origine longobarda appartenuta ai monaci vallombrosiani.
  • Si attraversano i villaggi di Quartaia, di Fabbrica, si passa sotto Onci e davanti al mulino di Calcinaia e si arriva quindi al guado dell’Elsa all’altezza di Gracciano, dove si trovava la stazione di Aelsa. Poco più avanti ci sono i Bagni delle Caldane, di epoca etrusca-romana.
  • La strada si dirige verso il borgo fortificato di Strove, costruito nel 994 dai signori di Staggia, e verso il castello di Petraia. Costeggiando un antico muro si arriva a Badia a Isola, importante monastero sorto nel X secolo, che Sigerico chiama stazione Burgenove.
  • Infine si arriva al castello di Monteriggioni, cittadella fortificata dai senesi nel 1213 contro l’avanzata fiorentina. Ancora oggi la sua cinta muraria appare come una corona di torri.

 

    Gambassi Terme: cosa vedere

    Nel cuore della campagna della Valdelsa, lontano dai luoghi presi di mira dal turismo di massa, s nasconde Gambassi Terme, un angolo di pace e strategico punto di passaggio per avere rapido accesso a molteplici attrazioni.

    Gambassi Terme si trova, infatti, vicino a tantissimi luoghi d’interesse quali Firenze (poco più che un’ora di distanza), Siena, Volterra, San Gimignano. Ma non è soltanto questo a renderlo un luogo speciale dove soggiornare: gode infatti di bellezze proprie, che affondano tanto nella sua storia quanto nella natura che circonda questa graziosa località. Ultime, ma non per importanze, le terme.

    Cose da vedere e fare a Gambassi Terme

    Molta dell’eredità storica di Gambassi Terme la deve all’età medievale, sebbene l’area fosse già abitata a partire dal Neolitico, per passare poi sotto dominio etrusco ed infine romano. Durante il Medioevo, Gambassi Terme (che tuttavia esiste come comune autonomo solo dal 1917, anno in cui ottenne l’indipendenza da Montaione) era integrata in un importante circuito di città toscane, quali Certaldo, Castelfiorentino, San Gimignano).

     

    Gambassi Terme: l’eredità medievale

    A questo periodo risalgono, infatti, alcune delle architetture religiose più interessanti da visitare, come la pieve di San Frediano a Montignoso, la pieve di Santa Maria Assunta e la badia di San Pietro a Cerreto. Nel centro storico, invece, potrete vedere la Chiesa Parrocchiale dedicata ai Santi Jacopo e Stefano, risalente ai primi del XIII secolo, sebbene rimaneggiata e riadattata nel tempo.
    Una curiosità: sempre in età medievale, Gambassi Terme era nota per il suo artigianato del vetro e per i suoi mastri “bicchierai” famosi in tutta la Toscana. Un’arte, quella del vetro, che si diffuse in quest’area grazie al sempre più frequente passaggio di pellegrini e stranieri per la via Francigena e la Via Volterrana, entrambe giacenti sul territorio di Gambassi.
    Se la prima aveva interesse più di carattere religioso, la seconda era una vera e propria via di commercio: conosciuta anche come “via del sale”, collegava Volterra a Firenze, permettendo la circolazione e lo scambio di merci, al contempo, idee e culture.

     

    La via Francigena tappe e curiosità

    Il rinnovato interesse per le vie Francigene va a recuperare un pezzo di storia del territorio italiano tutto. Sono delle vie di pellegrinaggio utili a collegare varie parti d’Europa con Roma.
    Il territorio di Gambassi, e siamo ancora in età medievale, era attraversato da una serie di strade facenti parti del tratto di via Francigena (o Romea) che attraversava la Toscana, godendone di tutti i benefici di carattere specialmente commerciale che questo comportava nel tempo.
    Come ogni itinerario di questa tipologia, seguendo le diverse diramazioni della via Francigena si giunge a diversi luoghi di culto. Tra questi, la Chiesa di San Lorenzo a Lucano, la Chiesa di Santo Stefano a Gambassi e la pieve di Santa Maria a Chianni. Un’annotazione su quest’ultima chiesa: la prima “versione” di questo edificio (ora sostituito da una costruzione romanica del XII secolo) è ricordata dall’Arcivescono Sigerio di Canterbury nel suo viaggio di ritorno da Roma, lungo la via Romea.

     

    Le terme di Gambassi

    Terme Via Francigena, un fortunato binomio per il turista alla ricerca di una vacanza diversa, che alterni relax e benessere a itinerari nella storia e nella natura. Seguendo le orme dei pellegrini, infatti, si può arrivare a questa località termale nota per l’Acqua salsa di Pillo, dal nome della località in cui ha origine.
    Sebbene le proprietà curative di queste acque fossero già note secoli addietro, il loro uso è attestato per la prima volta nei primi del Novecento. La sorgente termale richiamò, oltre che numerosi gruppi di persone di varia provenienza, anche tanti sportivi tra cui il campione del ciclismo Gino Bartali.
    L’attuale stabilimento, invece, per lo sfruttamento sistematico delle acque, fu aperto soltanto nel 1974. Si trova all’interno del parco Benestare, che offre a sua volta percorsi di trekking e itinerari alla scoperta del Sacro Monte di San Vivaldo e antiche formazioni rocciose ricche di minerali.
    Ad essere sfruttate nello stabilimento non sono solo le acque di Pillo, ma anche di altre due sorgenti: le acque sulfuree di Mommialle e le acque minerali di Luiano.

     

    Terme di Gambassi: dove alloggiare

    Per continuare la tua esperienza nel relax che questo angolo di Toscana ha da offrirti, puoi alloggiare alla Grotta dell’Eremita. L’agriturismo, sito inVia Andrea del Sarto, dista infatti meno di dieci minuti in auto dalle Terme della via Francigena, ed è facilemente raggiungibile anche con i mezzi pubblici.

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